Sandra Pietrini

Università degli Studi di Trento

Per amore di una vergine

Pubblicato in “Medioevo”, n. 4 (39), aprile 2000, pp. 55-61. De Agostini – Rizzoli Periodici.

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Come altri animali fantastici dei bestiari medievali, l’unicorno era ritenuto un animale che esisteva in qualche parte del mondo. In base alla leggenda, può essere catturato soltanto allorché si addormenta nel grembo di una vergine e secondo l’interpretazione allegorica cristiana rappresenterebbe Cristo che che si incarnò nella Vergine Maria. Nel XIII secolo Richart de Fournival reinterpreta il mito in senso cortese, facendone una metafora del vassallaggio amoroso del cavaliere, attratto dal profumo soave della fanciulla. L’unicorno è associato ai cinque sensi nel ciclo di arazzi della Dame à la licorne del Musée de Cluny, che sviluppa il tema del trionfo dell’amore spirituale.