Sandra Pietrini

Università degli Studi di Trento

Danza fatale

Pubblicato in “Etruria Oggi”, n. 57, aprile 2002, pp. 70-76.

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Esecrata e condannata, evocata come un esempio negativo e un simbolo di lussuria, la figura di Salomè ha ispirato la fantasia degli artisti di tutti i secoli. Mentre la descrizione di Flaubert ripropone la danza acrobatica tipicamente medievale, che tuttavia arricchisce di valenze erotiche, Oscar Wilde evoca una Salomè trasognata e crudele. Anche nelle rivisitazioni delle arti figurative, il personaggio biblico assume connotazioni diverse: dalla composta danzatrice rinascimentale di Taddeo Gaddi alla mistica e inquietante fanciulla raffigurata da Gustave Moreau, dall’aggressiva femmina-vampiro di Klimt alla provocante e vitale maliarda di von Stück. Orrore e attrazione sono i due poli opposti, e quasi complementari, che da secoli si trovano riuniti nel personaggio di Salomè, simbolo delle tentazioni femminili e del potere fatale della seduzione.